venerdì 25 gennaio 2008

Che bel 2008 per la comunicazione pubblica…e siamo solo a gennaio!


E’ un inizio d’anno davvero complicato per l’immagine e la reputazione dello Stato e della Pubblica Amministrazione in generale, chissà se i comunicatori pubblici vedono questo periodo come un “mese nero” o come un’occasione di sfida professionale e una possibilità per far valere le proprie capacità.

Di certo è che siamo partiti il 18 gennaio con la messa offline del più caro sito internet italiano, il tanto (negativamente) reclamizzato portale del turismo italiano www.italia.it , costato la bellezza di 45 milioni di euro per un prodotto che di innovativo ha davvero poco.
Un fallimento “virtuale” davvero clamoroso soprattutto per l’effettivo spreco di denaro pubblico non giustificabile neanche in caso di successo dell’iniziativa, figuriamoci adesso con la sua chiusura.
E poi arriviamo alla giornata di ieri con la caduta del Governo Prodi ma soprattutto con l’impietosa lite in aula tra i senatori Cusumano e Barbato. Voglio assolutamente e consapevolmente tralasciare le motivazioni di questa “rissa” non solo verbale finita tra insulti, sputi e minacce, vorrei solo capire come un comunicatore pubblico può affrontare la sfida di ricostruire un’immagine, una reputazione ed un rapporto di fiducia tra Stato e Cittadino alla luce di queste foto (tratte da corriere.it).

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venerdì 4 gennaio 2008

Ombre a Nord Est!


Elisa cantava di luci e tramonti a nord-est, peccato si fosse dimenticata anche delle ombre ed indovinate in quale settore?
Una ricerca dell’agenzia udinese Aipem, condotta su un campione di 103 dirigenti d’azienda del Triveneto, segnala una triste situazione per la comunicazione d’impresa ed il marketing. I manager denunciano infatti una scarsa sensibilità delle aziende ad investire in soluzioni innovative nei settori della comunicazione e del marketing e persino della ricerca e sviluppo dei prodotti.
Insomma, siamo consapevoli che (purtroppo) il capitolo di spesa relativo alla ns. professione è spesso il primo ad essere tagliato (e quanto potremmo discutere su questo punto) ma che addirittura si lesini sulla ricerca ed innovazione del prodotto...bè..è triste soprattutto con i concorrenti stranieri che corrono molto più di noi.
Gli stessi dirigenti, si legge nella ricerca Aipem, si auspicano nei prossimi mesi un aumento degli investimenti in comunicazione ma non necessariamente legati ai new media o altre tecniche innovative di marketing (viral, direct, ecc...).
Speriamo non siano sempre i soliti “buoni propositi” per il futuro.

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