venerdì 7 dicembre 2007

Quant'è dura l'avventura....nel web 2.0


Prendo spunto da una ricerca della Forrester presentata ad agosto e segnalata questa settimana dalla newsletter di eXtrapola sulla qualità di 100 siti web aziendali nell’era del Web 2.0 .
Il rapporto è desolante in quanto la presenza sul web viene giudicata inadeguata, obsoleta e non sfrutta le enormi potenzialità del 2.0 e questo avviene per 97 aziende su 100.
Queste alcune significative righe dell’articolo pubblicato da estrapola: “Secondo Forrester Research, manager e Ceo non hanno ancora compreso quali possano essere le potenzialità del web 2.0 e dell'avvento dei social network. Jaap Favier, direttore dell'istituto di ricerca, osserva che le aziende non sanno ancora come i propri clienti usano gli strumenti del Web 2.0 e quali siano i motivi che li spingono a creare un blog o a pubblicare un video su YouTube. Inoltre manager e Ceo non hanno esperienza su quali tecnologie e approcci siano adeguati al realizzare obiettivi di marketing”.
Probabilmente non serviva questa ricerca per sottolineare una situazione sotto gli occhi di tutti noi internauti ma mi è sembrato giusto tornare ancora una volta sull’argomento legato al rapporto tra comunicazione aziendale e tecnologia. Mi piacerebbe confrontare (se trovo un po’ di tempo lo faccio…promesso!) quante delle 100 aziende considerate hanno investito su Second Life, ad esempio, piuttosto che concentrarsi e sviluppare un sito web in linea con l’utente – visitatore di oggi, un utente sempre più preparato e consapevole e quindi sempre più alla ricerca di servizi (e relazioni) tagliati a misura delle sue necessità.

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