lunedì 12 maggio 2008

Politica e istituzione: dov'è il confine?

Nei giorni scorsi si è tenuta a Gorizia la prima tappa del roadshow Uniferpi e l’incontro ha visto la partecipazione del direttore della comunicazione della Regione FVG, Fabio de Visintini.
Tralascio volutamente la maggior parte dei contenuti (potete rivedere l’evento qui) per fermarmi in particolare su una parte dell’intervento di de Visintini, quello relativo alla sostanziale ma utopistica differenza tra comunicazione istituzionale e comunicazione politica.
Suonano ancora nelle mie orecchie le giustissime parole “le persone passano, l’ente resta” con cui sottolineava la necessità di ricercare la “trasparenza” in tutti i processi di comunicazione dell’istituzione e, conseguentemente, di trasparenza nei confronti dei cittadini.
Ed ora salto ad un fatto di cronaca che riguarda la mia città, Gorizia.
Nelle scorse settimana un’ordinanza del Comune sancisce che i locali pubblici (bar) del centro cittadino dovranno spegnere la musica alle ore 23, bloccare la mescita alle ore 24 e garantire la chiusura entro l’una di notte.
Non sto qui a giudicare l’ordinanza perché non è assolutamente questo il luogo adatto ma vorrei portare all’attenzione di chi legge il comportamento “istituzionale” di un altro ente locale, la Provincia di Gorizia che sul proprio sito pubblica un sondaggio in cui chiede ai visitatori “È giusto chiudere i bar a mezzanotte?” scatenando le (comprensibili) reazioni del Sindaco.Mi sembra inutile sottolineare che le due giunte appartengono a fazioni politiche contrapposte ma quello che mi stupisce decisamente di più è l’uso strumentale e politico di un servizio che istituzionale è e così deve (o dovrebbe) essere considerato.

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