venerdì 23 novembre 2007

Il Quarto Potere


Segnalo un articolo tratto dal solito ricchissimo sito Ferpi Una nuova funzione per le redazioni: diventare una “info-struttura” per la comunità .
Proprio qualche giorno fa ragionavo sul “potere” dei giornalisti nei confronti delle masse soprattutto in relazione ai diversi fatti di cronaca (spesso nera) accaduti ultimamente.
E’ cosa nota che i giornali, a seconda dell’argomento del momento, tagliano le notizie dando maggior risalto ad un avvenimento piuttosto che ad un altro. Un esempio: pensate che in questi ultimi mesi non sia mai cascato un aereo? Eppure fino ad un paio d’anni fa eravamo informati anche se il più piccolo dei Cesna finiva il carburante.
Oggi sulle prime pagine dei giornali possiamo trovare anche un rumeno che passa con il rosso…
Anche gli episodi di vera e propria guerra civile verificatisi dopo l’uccisione del giovane Sandri sono frutto di diversi errori di comunicazione, sia da parte delle Forze dell’Ordine, sia da parte di giornalisti troppo frettolosi di uscire con notizie non confermate. Risultato: il caos!
Insomma, quando si parla di quarto potere non lo si fa a caso.
Forse è proprio il caso di ripensare al ruolo della stampa all’interno della società e per questo motivo mi piace segnalare questo articolo tratto dal blog di Newspaper Association of America . Che ne pensate?

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giovedì 15 novembre 2007

Provare (giocando) per credere!

E’ uscito ufficialmente il 13 novembre SimCity Societies, l’ultima versione del gioco targaro EA Arts che permette a chiunque di cimentarsi come primo cittadino di una città o, se siete bravi, di una vera e propria megalopoli.
Bene, direte voi, ma che ci frega? In effetti…no, a parte gli scherzi, ho pensato di segnalare questa uscita perché all’interno del videogame l’utente si troverà di fronte a scelte “responsabili” quali la scelta e l’impiego di energie rinnovabili per alimentare la propria città.
Trovo questo aspetto davvero importante perché da anni si cerca di portare avanti una miriade di progetti a salvaguardia dell’ambiente, sensibilizzando i cittadini sull’esauribilità delle risorse naturali. Le istituzioni, dal canto loro, si sono mosse con incentivi per chi decide di fornire la propria abitazione delle nuove tecniche di produzione di energia e rigenerazione dei combustibili (pannelli solari, riutilizzo delle acque grigie, caldaie a condensazione, fino ad arrivare al concetto di casa passiva). Il neo, a mio avviso, riguarda però la scarsa formazione che è stata fatta nei confronti dei cittadini e, soprattutto, delle nuove generazioni, quelle cioè forse più interessate sia alla tutela dell’ambiente sia al risparmio energetico.
Forse, dopo un processo formativo adeguato, riusciremmo a superare l’ostacolo costituito dal maggior investimento iniziale che però viene facilmente ammortizzato dagli sgravi fiscali e dal risparmio negli anni seguenti. Non posso certo essere sicuro dell’obiettivo etico di EA Arts ma di certo questo nuovo genere di formazione-divertimento potrà riuscire dove le istituzioni hanno (ahimè) fallito.

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