giovedì 22 maggio 2008

La cambiamo questa cassetta degli attrezzi?

Cittadini, consumatori ed aziende stanno entrando, più o meno consapevolmente, nella nuova era di internet, il 2.0 che, come lo definisce Microsoft, rappresenta solo un punto di partenza per nuove metodologie e applicazioni software, all'insegna della condivisione e della collaborazione tra esseri umaniMa come cambia la professione del relatore pubblico nell’epoca del web 2.0?
Si è provato a rispondere a questa domanda nel workshop organizzato a Udine da Ferpi Triveneto con la partecipazione di illustri ospiti (e amici) come Fabio Bistoncini, Nicola Mattina e Mirko Grava.
E proprio Bistoncini ha provato subito a spiegare ai presenti, soci e non soci, come le nuove tecnologie hanno profondamente e radicalmente modificato il ruolo ed il lavoro tradizione delle rp. Partendo da un concetto di globalizzazione politica e mediatica, il web 2.0 ha permesso la nascita di una nuova classe di decision maker, spesso rappresentati da gruppi, o meglio, da comunità di consumatori finalmente consapevoli del loro potere anche nei confronti delle istituzioni e delle grandi multinazionali. Questa nuova consapevolezza di ruolo e di potere da parte del cittadino-consumatore ha prodotto dei significativi cambiamenti di comportamento e di politiche commerciali da parte di aziende di livello mondiali, fin qui poco sensibili all’ascolto (vedi il caso Nike e la tutela dei diritti dei lavoratori).
Altro aspetto fondamentale davanti a cui ci pone il web 2.0 è la velocità di reazione alla notizia: le nuove tecnologie hanno drasticamente ridotto i tempi di circolazione dell’informazione, eliminato le distanze e moltiplicato le fonti per cui ogni organizzazione (e quindi ogni relatore pubblico) deve necessariamente cambiare il suo approccio alla gestione della crisi.Esistono quindi nuovi strumenti e linguaggi nell’attività di rp ma ciò che Bistoncini ha sottolineato con giusta enfasi è il cambio di mentalità che ogni professionista deve compiere per non incorrere nel rischio di utilizzare il “vecchio approccio” con i nuovi mezzi a disposizione.
Fondamentali le riflessioni di un esperto del web e blogger influente come Nicola Mattina sull’evoluzione dei media da digitali a sociali, percorso avvenuto proprio grazie alla rete. Internet, ma anche cellulari e tutti gli altri dispositivi portatili, hanno aiutato tutti noi a diventare “produttori” di contenuti e questo deve valere anche per il relatore pubblico. L’azienda, e tutte le organizzazioni, devono diventare produttori di contenuti ed essere in grado, attraverso l’attività di rp, di governare questi nuovi flussi d’informazione. Possiamo quindi parlare di una nuova fase del processo di evoluzione definita company generated media in cui questi contenuti vengono poi condivisi su una rete. Condivisione che genera, a questa punto, una nuova relazione da monitorare e governare in maniera sistematica e costante. Il web 2.0 non dev’essere temuto dalle organizzazioni come potenziale minaccia bensì come un “candido” focus group da cui trarre informazioni utili al perseguimento degli obiettivi aziendali.Ma la rete impone anche alcuni obblighi, come ci ricorda Mirko Grava. L’utilizzo di standard condivisi diventa un requisito imprescindibile per chi vuole costruire una relazione efficace e duratura nel tempo attraverso il web e sfruttando al meglio le potenzialità di questi nuovi strumenti. Il workshop è stato anche l’occasione per presentare ai soci Ferpi del Friuli Venezia Giulia ed a tutti gli intervenuti, il nuovo sito della delegazione Triveneto consultabile all’indirizzo www.triveneto.ferpi.it , anche questo da considerare come un punto di partenza per la crescita e l’accreditamento dei professionisti di relazioni pubbliche. Mariapaola La Caria e Claudio De Monte, veri e propri “motori” del delegazione del nord est, hanno inoltre iniziato, con questo appuntamento, la programmazione di un percorso formativo che ci accompagni verso la consapevolezza dell’importante ruolo delle nuove tecnologie per il nostro lavoro.

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lunedì 19 maggio 2008

Grazie ragazzi....


Mi prendo due righe strettamente personali per festeggiare questo scudetto e per salutare tutti i miei amici "rosiconi". Amala....pazza Inter amala!
P.S. Io non prendo La7 ..... ;)

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domenica 18 maggio 2008

Qualcosa si muove

Per aiutare un'amica, aspirante grafico pubblicitario, mi sono stati chiesti alcuni contatti. Ho suggerito di visitare i siti in cui sono presenti banche dati con offerte di lavoro: ce ne sono alcuni, anche a livello locale, davvero aggiornatissimi.

Sfogliando i diversi annunci relativi al settore grafica & internet, mi sono imbattuto (con stupore e meraviglia) in questa offerta per una collaborazione occasionale a Udine "Ricerca blogger".


Allora qualcosa si muove...

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lunedì 12 maggio 2008

Politica e istituzione: dov'è il confine?

Nei giorni scorsi si è tenuta a Gorizia la prima tappa del roadshow Uniferpi e l’incontro ha visto la partecipazione del direttore della comunicazione della Regione FVG, Fabio de Visintini.
Tralascio volutamente la maggior parte dei contenuti (potete rivedere l’evento qui) per fermarmi in particolare su una parte dell’intervento di de Visintini, quello relativo alla sostanziale ma utopistica differenza tra comunicazione istituzionale e comunicazione politica.
Suonano ancora nelle mie orecchie le giustissime parole “le persone passano, l’ente resta” con cui sottolineava la necessità di ricercare la “trasparenza” in tutti i processi di comunicazione dell’istituzione e, conseguentemente, di trasparenza nei confronti dei cittadini.
Ed ora salto ad un fatto di cronaca che riguarda la mia città, Gorizia.
Nelle scorse settimana un’ordinanza del Comune sancisce che i locali pubblici (bar) del centro cittadino dovranno spegnere la musica alle ore 23, bloccare la mescita alle ore 24 e garantire la chiusura entro l’una di notte.
Non sto qui a giudicare l’ordinanza perché non è assolutamente questo il luogo adatto ma vorrei portare all’attenzione di chi legge il comportamento “istituzionale” di un altro ente locale, la Provincia di Gorizia che sul proprio sito pubblica un sondaggio in cui chiede ai visitatori “È giusto chiudere i bar a mezzanotte?” scatenando le (comprensibili) reazioni del Sindaco.Mi sembra inutile sottolineare che le due giunte appartengono a fazioni politiche contrapposte ma quello che mi stupisce decisamente di più è l’uso strumentale e politico di un servizio che istituzionale è e così deve (o dovrebbe) essere considerato.

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mercoledì 12 marzo 2008

El segna semper lu


Riporto integralmente la notizia apparsa nella newsletter Ferpi di questa settimana.


Venerdì 7 Marzo a Miami l'Institute for Public Relations (www.instituteforpr.org ) ha eletto Toni Muzi Falconi alla presidenza della sua Commissione internazionale per la ricerca sulle relazioni pubbliche. L'Institute for Public Relations, una fondazione privata finanziata dalle maggiori imprese mondiali, è considerato il centro di ricerca più autorevole e reputato al mondo.
Dopo essere stato al vertice mondiale delle associazioni professionali (dal 2002 al 2004) come presidente della Global Alliance for Public Relations and Communication Management, di cui era stato fondatore, Muzi Falconi assume ora il massimo incarico internazionale nella ricerca sulle relazioni pubbliche. Già presidente di Ferpi ed attuale delegato dell'Associazione per le relazioni internazionali, recentemente la rivista
Prima Comunicazione l'ha indicato come il più noto e autorevole comunicatore italiano. Gli abbiamo chiesto di tracciare un profilo del suo mandato.


Se volete leggere l'intervista a Toni, visitate questa pagina del sito Ferpi .


L'unica cosa che mi sembra giusto scrivere di mio pugno sono i più sinceri complimenti a Toni per questa sua nuova ed ennesima avventura nel mondo (nel verso senso del termine) delle Rp.

E' proprio vero...el segna semper lu!!!

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martedì 4 marzo 2008

L'importante è dirlo prima...


Sono nati negli Stati Uniti ma ben presto la loro diffusione ha davvero contagiato tutti i continenti divenendo in poco tempo un fenomeno di studio per i professionisti della comunicazione e, di conseguenza, una nuova opportunità per le imprese. Stiamo parlando dei Social Network, letteralmente delle reti sociali nate sul web per creare nuove relazioni, da quelle personali-affettive fino alle professionali.

Di certo una rivoluzione per la comunicazione dei giorni nostri soprattutto per la contagiosa espansione e per la facilità d'utilizzo: fino a ieri, infatti, poteva tranquillamente definirle user friendly in quanto semplicimente usabili da chiunque. Proprio così...da chiunque..ma ecco una nuova controrivoluzione: la rete sociale dedicata! E dedicata a chi? Ai soli belli!!!E' nato infatti Beautiful People, il primo social network che si autodefinisce "no politically correct" ma semplicemente una community onesta. Ecco le parole del suo ideatore, Robert Luciano Hintze tratte dal sito http://www.tgcom.it/ "Sin dalla nascita del genere umano, la gente ha sempre adorato la bellezza. Tutti lo pensano, ma pochi hanno il coraggio di dirlo". "Tuttavia - conclude l'ideatore di BP - il nostro ideale di bellezza non è dettato da nessuna elitè e non è imposto dall'alto, come accade nell'industria della moda o del cinema, ma si fonda sulla possibilità degli iscritti di esprimere, attraverso una votazione democratica, la loro personale visione della bellezza". L'onesta prima di tutto...

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venerdì 25 gennaio 2008

Che bel 2008 per la comunicazione pubblica…e siamo solo a gennaio!


E’ un inizio d’anno davvero complicato per l’immagine e la reputazione dello Stato e della Pubblica Amministrazione in generale, chissà se i comunicatori pubblici vedono questo periodo come un “mese nero” o come un’occasione di sfida professionale e una possibilità per far valere le proprie capacità.

Di certo è che siamo partiti il 18 gennaio con la messa offline del più caro sito internet italiano, il tanto (negativamente) reclamizzato portale del turismo italiano www.italia.it , costato la bellezza di 45 milioni di euro per un prodotto che di innovativo ha davvero poco.
Un fallimento “virtuale” davvero clamoroso soprattutto per l’effettivo spreco di denaro pubblico non giustificabile neanche in caso di successo dell’iniziativa, figuriamoci adesso con la sua chiusura.
E poi arriviamo alla giornata di ieri con la caduta del Governo Prodi ma soprattutto con l’impietosa lite in aula tra i senatori Cusumano e Barbato. Voglio assolutamente e consapevolmente tralasciare le motivazioni di questa “rissa” non solo verbale finita tra insulti, sputi e minacce, vorrei solo capire come un comunicatore pubblico può affrontare la sfida di ricostruire un’immagine, una reputazione ed un rapporto di fiducia tra Stato e Cittadino alla luce di queste foto (tratte da corriere.it).

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