domenica 10 giugno 2007

La FERPI che verrà

Si è conclusa ieri 9 giugno a Roma l'assemblea nazionale della FERPI - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (www.ferpi.it). Una città blindata per l'arrivo di George W. Bush ha fatto da cornice all'incontro biennale per il rinnovo delle cariche del direttivo e della guida della Federazione.

L'assemblea ha quindi eletto come successore di Andrea Prandi, Gianluca Comin, direttore della comunicazione di Enel, che per i prossimi due anni guiderà la FERPI assieme a un folto gruppo di professionisti di tutto rispetto. Spicca anche il nome del Vicepresidente il veneto Giampietro Vecchiato, socio dell'associazione dal 1990 e professionista riconosciuto sia a livello locale che nazionale.

La FERPI ora si porrà come obiettivi quelli indicati nel programma e voglio qui citarne i principali, che personalmente ritengo fondamentali:

- diventare più autorevole e rappresentativa per i professionisti del settore RP;

- trasformarsi in un organo più giovane e vitale, che viaggi al passo con l'attualità e con le nuove generazioni;

- rafforzare la sua capillarità e il suo radicamento nel territorio;

- diventare internazionale, per confrontare metodi e stili di comunicazione in un mondo sempre più globale.


Per fare questo c'è bisogno dell'apporto di tutti, non solo dei membri del direttivo. In questo sono stati chiari sia il presidente che il vicepresidente. La rappresentatività e l'autorevolezza si costruiscono con il tempo.

Inoltre mi piace sottolineare l'importanza che viene data alla vitalità e alla giovinezza dell'associazione, che, sempre secondo Comin e Vecchiato, deve puntare sui contributi dei soci più giovani, il futuro della professione.

Sto parlando di Uni>FERPI, la sezione studenti della Federazione, che tra l'altro ha rinnovato il direttivo (al quale il sottoscritto ha partecipato) rieleggendo Grazia Murtarelli, studentessa della Iulm di Milano a coordinatore nazionale affiancata da Luca Fantin, iscritto a Relazioni pubbliche online dell'Università di Udine a Gorizia.

Primi fra tutti i giovani. I giovani che escono dall'Università per entrare nel mondo del lavoro non hanno bisogno di formazione teorica, ma devono trasformare le competenze concettuali acquisite nel percorso di studi in soluzioni concrete per i destinatari della loro attività di relatori pubblici.

Un'associazione di professionisti può e deve mettere a disposizione delle nuove leve la propria esperienza, il proprio network di informazioni e contatti, per creare un ponte tra formazione professionale e formazione accademica.


Questo è solo l'inizio, ora ci aspetta un biennio interessante e ricco di stimoli. Molti sono stati chiamati a dare un contributo tangibile all'associazione - personalmente credo sia così che si vive davvero appieno la vita associativa -, ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti per raggiungere gli obiettivi preposti.

Quindi è tempo di rimboccarsi le maniche e di darsi da fare! Ad multos annos!

Per chi volesse saperne di più, presto sul sito FERPI (al più tardi mercoledì sera) ci sarà il resoconto dettagliato dell'assemblea.

Se avete letto questo articolo e volete iscrivervi alla FERPI, è presto detto.

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