venerdì 29 dicembre 2006

L’influenza dei blog: usi ed abusi!


Internet rappresenta una nuova opportunità per la comunicazione d’impresa mettendo a disposizione delle aziende e dei professionisti di rp nuovi strumenti, nuove tecnologie ma creando, al tempo stesso, nuove sfide e problematiche.
Ecco perchè è fondamentale analizzare l’evoluzione e le potenzialità di questi nuovi media imparando, come sempre, dalle prime esperienze e dagli errori fatti.
Come già visto nei commenti sul precedente post e come già trattato da diversi esperti, attendibilità e grado d’influenza rappresentano i concetti chiave della comunicazione online soprattutto quando parliamo di corporate blog.
Qual’è il grado d’influenza che le aziende/organizzazioni esercitano sui loro pubblici attraverso i propri blog?
Da una ricerca dell’agenzia Ipsos e condotta in vasta scala su Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Italia, sono ben 25 milioni le persone che hanno modificato la propria opinione e la propria scelta di acquisto di un bene/servizio dopo aver consultato un blog. Un numero davvero notevole soprattutto se valutiamo il grado d’autorevolezza che gli intervistati hanno fornito a diverse fonti: 30% stampa, 24% blog, 17% pubblicità, 14% e-mail marketing.
In particolare hanno preso piede diversi blog utili nel campo delle tecnologie (cellulari, computer, navigatori satellitari, ecc...) in cui esperti ed appassionati dialogano e commentano i nuovi prodotti e le tendenze di mercato. Ed analizzando la blogosfera vediamo che proprio le grandi aziende high-tech per prime hanno compreso le potenzialità di questa relazione “virtuale” ed i possibili riscontri economici e qualitativi sulle loro attività.
Qualche esempio? Abbiamo già detto di Intel ma lo stesso potremo dire per Microsoft che ha affidato ad un proprio dipendente, Robert Scoble, la gestione del blog aziendale attraverso cui dialogare con i visitatori/lettori sui prodotti dell’azienda. Attraverso questo nuovo canale, Microsoft riceve quotidianamente commenti e spunti interessanti da clienti, appassionati ed esperti d’informatica alla scopo di migliorare la qualità dei propri software. Altro buon esempio è quello di General Motors che, sfruttando al meglio la tecnologia rss, si concentra sull’aggiornamento del blog con il duplice obiettivo dell’interazione con i clienti (fidelizzazione) e della visibilità.
E’ normale che ci siano però anche alcuni esempi negativi di come i blog vengano camuffati da strumento di relazione ma essendo, nella pratica, semplici e banali canali promozionali.
Già detto del caso Wal-Mart, torniamo a casa nostra con due esempi: quello del Gruppo Fiat – Lancia per la nuova versione della Ypsilon (www.miss-y.it) e quello di Martini & Rossi per il brand Bacardi (www.bblog.it). In entrambe i casi, l’aziende promuove un proprio stile utilizzando un personaggio immaginario, non reale e limitandosi ad utilizzare il blog per comunicare un messaggio pubblicitario o segnalare eventi, concorsi ed iniziative commerciali. Naturalmente, terminata la campagna pubblicitaria legata al ciclo di vita del prodotto, anche il blog sparisce un pò come avviene...ahimé...in molti blog politici del periodo antecedente alle elezioni (ma di questo parleremo in futuro). In questi ultimi due casi è palese che l’influenza esercitata è molto bassa e si può manifestare (nei casi migliori) in una tendenza del momento (breve periodo).

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1 Commenti:

Alle 4 gennaio 2007 alle ore 15:43:00 WET , Blogger Vittorio D'Amore ha detto...

Ciao e complimenti per il blog.

Vi inizio a seguire ora...ad ogni modo vorrei sottrarvi 5 minuti per visitare il sito www.publicimage.it e votare la campagna pubblicitaria che vi è piaciuta di più...sono curioso di sapere che ne pensate...!!

Auguri!
Vittorio
www.publicimage.it
mktg@pibn.it

 

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