lunedì 22 ottobre 2007

Legge blog: rientrato allarme grazie a un grillo!


Il mondo dei blogger ha vissuto momenti di panico (io ho dormito pochissimo durante queste notti, non so dirvi se per il ddl in questione o per il mio bebè) per il disegno di legge presentato in data 3 agosto e approvato dieci giorni fa che potete trovare qui .

Il ddl regolamenta il settore dell'editoria intervenendo però in maniera decisa anche nel settore on-line in quanto prevede la registrazione del sito al Registro degli operatori di Comunicazione con conseguenti responsabilità civili e penali in merito ai contenuti e diverse spese "burocratiche" per i titolari dello spazio web.

E' dovuto intervenire Beppe Grillo, dopo le sollecitazioni dei siti civile.it e puntoinformatico.it, per portare ad un chiarimento da parte del Ministro Gentiloni (leggi qui e leggi qui) e di Ricardo Franco Levi, sottosegretario del Consiglio con delega all'editoria (leggi qui).

Lascio da parte i commenti sul ddl, mi viene però l'orticaria a pensare che in Italia sia ormai in voga la moda di riparare ai "danni" o comunque di confrontarsi su determinati temi caldi solo e soltanto se è un grillo a cantare!!!

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martedì 2 ottobre 2007

L'Isola dei fumosi




Ricevo ieri la newsletter di Comunicazione Italiana in cui mi colpisce da subito un articolo dal titolo molto eloquente “Second Life: l’isola dei fumosi”.
In sostanza ci troviamo di fronte, come si evince dall’articolo tratto da una ricerca della rivista Wired ), ad un calo mostruoso nella partecipazione a questo mondo virtuale.
Dei nove milioni di avatar, si pensa che solo 300.000 siano in realtà i frequentatori abituali, escludendo quindi le doppie (o triple) identità e le persone che si registrano solo per provare ma che poi abbandonano questa esperienza.
Numeri davvero impietosi soprattutto per le aziende che hanno visto in Second Life un nuovo canale per promuovere la propria attività ed i propri servizi, talvolta con ingenti investimenti di capitali...e non si parla di Linden Dollar!!!
Possiamo parlare quindi di crisi o forse il boom di questa realtà virtuale è stato più dovuto al tam tam mediatico e ad una moda “iper estemporanea”?

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